da ” Movimento e gioia “

“…….Lo scultore in questione è Giorgio Rastelli, da molti anni fedele interprete di un mondo poetico stabile, coerente, eppure fatto di innumerevoli varianti, di significativi aggiustamenti del pensiero estetico che sta alla base della sua opera. L’artista Rastelli, come del resto l’uomo, non smette di interrogarsi, di confrontarsi con quanto avviene altrove, di polemizzare sui temi che più hanno segnato la sua esistenza, come il rapporto arte-società, o il ruolo delle istituzioni, o il significato dell’opera d’arte nella moderna società post-industriale, e anzi fino a ieri già post-moderna e ora forse post qualcos’altro. Nel dibattere simili questioni, Rastelli mette tutta la sua intelligenza e la sua passione, che ama sperperare con generosità istintiva, e il suo amore per la giustizia e la verità………Le opere di Rastelli, infatti, sono rigorose e pure, non si concedono alcuna sbavatura, tendono alla perfezione. Nel loro insieme, costituiscono una lunga, quasi inarrestabile carrellata che sembra muoversi davanti ai nostri occhi stupefatti, i quali non si stancano di contemplare figure così nettamente delineate e così armoniosamente e vigorosamente scolpite. Si tratta di figure umane, quasi tutte femminili, e di animali (i più aggressivi e feroci, quelli che abitano il nostro immaginario infantile, come le tigri e i leoni e le agili gazzelle), viste in un tratto di un loro rapido movimento……….. Rastelli non pretende di spiegare, non vuole attribuire all’arte compiti che sono probabilmente più della filosofia e della religione. Si accontenta di comunicarci tutto il suo amore per la vita, per la segreta energia che anima le cose tutte e le trasforma, e fa vivere anche noi, creature terrene che per crescere abbisognano di ideali più che di ogni altra cosa.

Stefano Fugazza storico d’arte