Le sculture di Giorgio Rastelli mi fanno pensare alla vita. E potrei anche fermarmi qui. Quando dici vita non devi per forza aggiungere altro. ll punto di partenza e quello di approdo sono i medesimi. Rastelli sa che esiste un‘energia insondabile imprigionata nel Iegno. E’ come se tutte le forme esistessero prima ancora degli alberi e d’incanto si fossero trasformate in un’ ombrosa foresta presidiata da una dea. Un simbolo di perfezione che incarna la medesima grazia che è nella natura. E’ a quel modello che lo scultore si rifà per sprigionare la misteriosa energia che è nel legno. Ciò che le sue mani ci restituiscono è la ripetizione di un sogno, di un richiamo che proviene da quella foresta: il luogo dal quale tutto ha avuto inizio e verso il quale tutto sembra rifluire.
Bartolomeo Smaldone poeta